Il volume propone la critica e il superamento di quelle filosofie che intendono la tecnica in modo riduttivo come puro e semplice oggetto di indagine. L’idea che gli strumenti tecnici siano enti neutrali, del tutto disponibili al comando dei loro fruitori, in vista di precise finalità che con essi s’intendono conseguire, è infatti da ritenere ingenua, perché non arriva ad affrontare il problema filosofico, incapace com’è di operare quell’approfondimento teoretico che valuti la tecnica in conformità con il nostro essere e imponga così l’attenzione alla riflessione ontologica, che comprenda la relazione biunivoca tra uomo e suo mondo. Facendo propria la prospettiva ermeneutica heideggeriana, che definisce l’esistenza umana come In der Welt Sein, non vengono pertanto messi in relazione due enti, già costituiti nella loro identità, ma si prende atto di una totalità nella quale solo in seconda istanza è possibile dipanare la coimplicazione, per cui ciascun ente è in grado di determinare l’atto stesso del costituirsi del proprio essere solo mediante la relazione che si instaura con l’altro ente. Dall’insieme dei saggi che compongono il volume emerge, quindi, quell’interpretazione che concepisce la tecnica come la ‘pratica’ che ha permesso a un vivente di superare certi suoi limiti biologici, in funzione del processo evolutivo di ominizzazione.
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Testo originale
Sì -
Lingua
Italiano -
Lingua originale
Italiano -
Data di pubblicazione
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Numero di pagine
209 -
A cura di
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