Morfologie del viaggio L’avventura marittima portoghese

Morfologie del viaggio

L’avventura marittima portoghese

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Nel 1488 Bartolomeu Dias torna in patria dopo aver doppiato l’estremità meridionale dell’Africa. Dieci anni dopo Vasco da Gama realizza il primo viaggio per mare che apre l’India all’Europa. L’evento rivoluzionerà la storia politica e culturale del Portogallo, paese ai margini del mondo, che sogna le meraviglie dell’oceano Indiano, in cui non cerca solo le spezie, i prodotti esotici, i ricchi tessuti di Cambaia, le porcellane e le sete cinesi, ma tutto il carico di miti che dall’antichità si è trasmesso nella cultura occidentale. Nel giro di pochi anni i portoghesi erigono il grande impero d’Oriente, che si spinge dall’estremo ovest di Ormuz all’estremo est di Malacca. L’improvviso dilatarsi dello spazio geografico conseguente alla scoperta e all’esplorazione dell’Oriente (e del Brasile), il contatto con civiltà diverse ed evolute da un lato, con la natura americana lussureggiante e sfarzosa dall’altro, producono una ricchissima letteratura di viaggi, destinata ad un pubblico eterogeneo, manoscritta o stampata in edizioni di lusso o in fascicoletti poveri, che si moltiplicano per soddisfare una curiosità e un’ansia di conoscenza che sembrano pervadere subitamente tutti gli strati della popolazione portoghese, e che trovano riflesso anche in opere letterarie di altro genere, come ad esempio nell’Auto da Índia di Gil Vicente e nei Lusiadi di Luís Vaz de Camões. Il viaggio costituisce appunto il centro teorico, il nodo problematico attorno al quale ruotano i vari capitoli del volume di Giulia Lanciani. Centro fisso e, insieme, mobile che si dilata in vari percorsi lungo i quali si snoda l’alternarsi degli eventi durante più di un secolo: dalla scoperta dell’«isola» Brasile, descritta da Pero Vaz de Caminha con i segni del meraviglioso attinti dalla tradizione, alla conquista dei mercati indiani, dai naufragi delle navi stivate di carichi preziosi alle devastanti marce dei superstiti nell’ostile terra dei cafri, dagli assalti dei corsari alle peregrinazioni nelle regioni del favoloso Catai, dalla sfida missionaria nel Nuovo Mondo allo spionaggio della Serenissima sui traffici dei portoghesi in Oriente, etc. etc. Un libro affascinante, dedicato a tutti gli escursionisti culturali che vogliano saperne di più sulla straordinaria avventura marittima, cinquecento anni fa, di un piccolo popolo confinato nell’estremo lembo d’Europa.

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About the author

Giulia Lanciani

Giulia Lanciani, professore di Lingua e letteratura portoghese e brasiliana presso l’Università di Roma Tre, si occupa di questioni di metodologia e prassi della traduzione, dei problemi teorici e applicativi dell’edizione critica e dell’edizione critico-genetica, nonché di critica del testo. Ha pubblicato vari saggi e volumi sulla letteratura medievale, su opere del Cinquecento, sulla letteratura di viaggi, e in particolare sulla poesia – e la narrativa – contemporanea iberica e iberoamericana.

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