Männerarten. La prassi esecutiva del Ring nella Neu-Bayreuth (1951-1975)

Männerarten. La prassi esecutiva del Ring nella Neu-Bayreuth (1951-1975)

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La questione del tempo come mezzo per l'esatta realizzazione dell'opera musicale ha sempre interessato Wagner. Facendo un confronto tra le cronache di Porges e le annotazioni di Dannreuther (due tra i più autorevoli testimoni del Ring del 1876), è evidente che già nella prima esecuzione a Bayreuth si era creato un intenso «rapporto tra tempo e rappresentazione musicale sia a livello locale sia a livello complessivo del dramma musicale»; mettendo da subito in luce l'«immediata percezione dell'insieme e l'efficace motivazione del particolare», ritenuti dal musicologo Carl Dahlhaus i due capisaldi dell'intelligibilità drammatico-musicale delle opere di Wagner. Dopo un'accurata introduzione sul festival tra il 1876 e la seconda guerra mondiale, Davide Bartolucci (musicologo e baritono) analizza la prassi esecutiva wagneriana della Neu-Bayreuth, tra il 1951 ed il 1975. Il testo è corredato da numerosi esempi musicali, tabelle inerenti i metronomi annotati da Dannreuther alla prima del Ring a da un'interessante appendice che riporta un testo di Wieland Wagner su Loge (presentato sia in lingua originale che in italiano, a cura di Bettina Block).

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